Nella mente di un uomo.
C'è una forza di trazione immensa, a cui non si può resistere. Tutti gli
Hulk presenti ne vengono avvinti e trascinati all' interno della oscura
caverna. Il primo a farsi abbracciare dal buio è l' Hulk Selvaggio.
"Ah, ora sono davvero cazzi amari" dice Joe Fixit prima di sparire.
"Hulk paura buio" è l' ultima frase di Hulk Spacca.
"Bruce, non avere timore di quello che vedrai" grida il Professore.
"Cosa? Che vedrò?".
"Dalla caverna uscirà qualcosa: tu non avere paura. È la tua unica… la
nostra unica speranza". Poi anche il Professore viene inghiottito dall'
oscurità della caverna.
Bruce Banner è l' ultimo rimasto: per qualche strano motivo la forza di
trazione non l'ha toccato. Decisamente non è stato un caso.
Improvvisamente l' uomo ode un urlo inumano: proviene dalla caverna. Poi sente
dei passi. Pesanti, incisivi, terrificanti. Eppure in un certo senso anche
familiari. Ed infine esce. Non l'ha mai visto prima d'ora, ma capisce subito
chi è. È l' incarnazione finale di Hulk, quella che compenetra tutte le altre.
Il Diavolo.
BESTIARIO
Parte 5: FUTURO PERFETTO
Di FABIO VOLINO
Il Processo del Secolo.
Nella piccola ed insignificante città di Cicely, in Alaska, dimora di orsi e
medici da due soldi, si sta tenendo uno degli eventi più importanti di tutti i
tempi. Non è la prima volta che Hulk finisce alla sbarra: ma è la prima volta
che rischia seriamente di pagare per i suoi atti, consapevoli o meno che siano.
E se il Pelleverde ha il destino segnato, cosa ne sarà di Bruce Banner?
Pensieri che si agitano nella mente di Jennifer Walters, alias She-Hulk, mentre
sente le ultime parole dell' arringa conclusiva di Blake Tower. Impeccabile
come sempre, eppure qua e là ha notato qualche incertezza: strano, non è da
lui, probabilmente è dovuto al suo lungo periodo di assenza.
"Tocca a lei, avvocato Walters" la invita Robert Chalmers.
Non deve pensare al fatto che Bruce non c'è e probabilmente adesso è in
pericolo, non deve ricordare che Abominio ha ucciso Betty Ross e non si farà
nessuno scrupolo. Non deve pensare a niente se non alla sua opera di difesa.
Jen si alza dalla sua sedia, si piazza davanti al tavolo dove sono appoggiati i
suoi documenti e si appoggia leggermente ad esso per far sì che non si spezzi.
Poi inizia:"Bruce Banner non ha voluto niente di tutto questo, non l'ha
mai voluto. Lui non ha fatto nulla di male per far emergere Hulk: ha semplicemente
salvato una vita umana. E da quel giorno la sua vita è stata un continuo
tormento. Ha provato a convivere con questa maledizione, in tutti i modi, ma
alla fine ha dovuto accettare il fatto che Hulk non lo accetterà mai. Ed allora
sta lottando contro di lui, per cancellarlo dalla sua esistenza, per estirpare
questo cancro che corrode la sua anima.
C'è Bruce e c'è Hulk. Bruce non è Hulk. Hulk non è Bruce. I risultati che Bruce
ha raggiunto in vita sua come scienziato Hulk non li otterrà mai; i disastri
causati dal Pelleverde nel corso degli anni non sono stati causati da Bruce.
Bruce non è Hulk. Hulk non è Bruce. Da un lato abbiamo una persona amata e
stimata nell' ambiente scientifico: vi sfido a trovare qualcuno che lo
disprezzi se non perché guidato dall' invidia, come ci ha fatto capire Samuel
Sterns. Dall' altro abbiamo una creatura inumana, che da settimane non riemerge
più: miglior prova di come Bruce Banner stia lottando contro di essa non
potrebbe esserci. Può estirpare questo cancro, Leonard Samson ce l'ha
dimostrato ed i risultati sono sotto i vostri occhi".
La donna si interrompe per un attimo, guarda verso il soffitto, poi
continua:"Sapete, a volte ci penso… Penso a me stessa: Jennifer Walters,
la sensazionale She-Hulk. Avvocato di grido, celebrata supereroina, donna
contesa da fotografi e bei ragazzi. Eppure a volte mi sento sola, diversa: la
mia pelle verde mi rende tale. Sento un vuoto dentro di me, nonostante non
resti mai priva di compagnia per più di un paio d'ore. Ora provate a pensare a
Bruce, a Hulk… e cercate di immaginare la sua solitudine, il suo vuoto, il suo
desiderio di essere lasciato in pace. Io ci ho provato e non ci sono riuscita,
altrimenti sarei scoppiata in lacrime. Sì, io, la sensazionale She-Hulk, che
piange come una bambina. Per una persona a cui voglio bene, per una persona che
mi ha salvato la vita e che ringrazierò sempre. Ci hanno narrato eventi
terribili nel corso di questo processo, come se Bruce avesse verso di essi un
atteggiamento distaccato: ma credete davvero che lui non soffra per la morte di
sua moglie, per l' aborto di suo figlio, per l' odio generale che lo circonda?
È un uomo, un uomo come tutti noi. In fondo è così.
C'è Hulk e c'è Bruce. Bruce non è Hulk. Hulk non è Bruce. Lo ricordi, giudice,
quando emetterà il suo verdetto".
Jen ritorna a sedere. C'è il silenzio e lei non osa scrutare nei volti altrui.
Finalmente si volta verso Blake Tower: l' uomo mormora con le labbra una
parola. Bravissima.
New Mexico.
Laddove tutto è nato, laddove l' incubo è stato generato. Ed oggi potrebbe
verificarsi il capitolo finale. Da una parte abbiamo riuniti per la prima volta
i Vendicatori delle due coste, dall' altra Hulk nella sua incarnazione
definitiva del Maestro. Non è lui lo sfavorito.
Con un balzo, il colosso colpisce l' Uomo Sabbia, disperdendo la sua essenza ai
quattro venti. "Non ci casco due volte nello stesso trucco" dice.
"Ok, amico" inizia Wonder Man "Ora te la vedrai con…".
Con un pugno, l' eroe viene scaraventato contro una roccia. I detriti lo
sommergono.
Quasi contemporaneamente, il Fante di Cuori e Photon provano a mettere in
difficoltà il Maestro con le loro raffiche energetiche: ma la lentezza non è la
prerogativa di questa incarnazione di Hulk, che le evita tutte con agilità.
Tuttavia non si avvede dell' arrivo alle sue spalle di Giant-Man, che lo
abbranca da dietro. Subito Ant-Man e Wasp colpiscono il Maestro con i loro
raggi.
"Ah, piccoli come siete non mi fate niente" li irride l' essere.
"Dimentichi una cosa, mio caro" dice Janet Van Dyne crescendo a
dismisura "Le Particelle Pym funzionano in entrambi i sensi".
Ed il Maestro scopre che anche i pugni di una donna possono fare male.
Middleton.
No, sua figlia non ha gli occhi aperti: sono sempre chiusi, come al solito.
Thunderbolt Ross suda sotto la tuta: è stato troppo tempo all' esterno.
"Se la può togliere, se lo desidera" dice il suo misterioso
interlocutore "Io non approfitterò della situazione: anzi, in un certo
senso la ammiro".
Con cautela mista a velocità, il Generale si toglie la tuta protettiva, non
perdendo mai la presa sulla sua pistola, che infine viene puntata in ogni
punto. "Ed ora fatti vedere, a meno che tu non sia un codardo".
"Codardo? No, non lo sono".
E dalle ombre che circondano Betty Ross emerge una figura: quella di un uomo
biondo sui trentacinque anni. Un uomo uguale a migliaia di altri in giro per il
mondo, solo che costui è speciale. "Per l' occasione ho messo da parte il
mio costume" dice "Così mi sento più a mio agio". L' uomo è ben
riparato dietro Betty, si vede a malapena parte del suo volto.
"Chi sei?" chiede Ross avanzando.
"Prima di tutto… non un passo, altrimenti può dire addio per sempre a sua
figlia. Quanto a chi sono io… sono il parto di una mente malata, la progenie di
una famiglia geniale. Sono sicuro che lei conosce mio fratello".
Ed in quel momento un nome affiora alla mente di Thaddeus Ross.
New Mexico.
L' urlo che emerge dalla bocca del Maestro sembra quello dell' Hulk
Selvaggio, ma la determinazione è unicamente sua. Piega le mani all' indietro
e, dopo aver afferrato Hank Pym, lo scaraventa con violenza contro Wasp: il
volo che i due ex coniugi compiono è tremendo. Poi, con una impetuosa emissione
di fiato, Ant-Man viene sbalzato dal suo destriero volante e proiettato a circa
un chilometro di distanza.
Poi il Maestro evita altre raffiche emesse dal Fante di Cuori e da Photon
compiendo un balzo in aria: qui abbranca Jack Hart e lo trascina con sé al
suolo, assicurandosi che l' eroe stia sotto i suoi piedi. Il valoroso D-Man
decide in quel momento di entrare in azione: non poteva scegliere peggiore
tempismo. Il Maestro lo accoglie tra le sue braccia e lo scaglia contro Photon:
Monica Rambeau cessa di lanciare raffiche e, tornando alla sua forma umana,
blocca Dennis Dumphy. Ma la donna non ha fatto i conti con l' incredibile forza
del Maestro: l' impatto è devastante e non ha nemmeno il tempo di rendersi
conto del suo errore prima di perdere i sensi.
Il Cavaliere Nero ha un tempismo migliore e con la sua spada laser colpisce il
Maestro ad una spalla: superfluo dire che l' essere non ha sentito nulla. Ma
prima che possa reagire, Iron Man lo incalza con i suoi raggi repulsori.
E dall' alto qualcun altro osserva tutto: Visione, colui che sta per dare vita
ad una sua personale idea di Vendicatori. "Così non va" pensa
"Ancora pochi minuti e saremo tutti sconfitti. Dobbiamo trovare un' altra
strada. E a questo mondo c'è una sola persona in grado di capire a fondo Hulk e
le sue sfaccettature: l' ultima persona che vorrei contattare ma… non ho
scelta".
Middleton.
"Lascia andare mia figlia" intima il Generale Ross
"Subito".
"E poi? Mi garantirà un giusto processo?" dice l' uomo di fronte a
lui "Avanti: io non mi arrenderò, dunque sarà costretto a sparare. Le
consiglio di fare in fretta, però: sa benissimo che, se Betty rimane troppo
tempo fuori dalla sua camera iperbarica, il suo corpo si deperirà fino ad
assumere l' aspetto scheletrico che dovrebbe avere da tempo. Direi che ha…
circa un paio di minuti".
È vero, non sta mentendo. Ma è troppo ben coperto, non può… In quel momento una
idea balena nella mente di Ross. Un' idea angosciante, troppo terribile.
Eppure… Cos'altro può fare? Il tempo sta per scadere.
"Allora?" dice l' uomo.
Thunderbolt spara!
La Volta.
"Samuel Sterns".
"Oh, finalmente un visitatore" dice il Capo "Anche se solo sotto
forma di ologramma. I Vendicatori, gli unici che vogliono parlare con me… non
so se esserne lusingato".
"Mr. Sterns" continua Visione "Abominio ha fatto emergere una
nuova personalità di Hulk: è mia convinzione che solo lei possa dirci come calmarlo,
come far tornare Bruce Banner".
"Volete davvero indietro quell' inutile scienziato? Comunque potrei anche
essere disposto ad aiutarvi, solo che voglio qualcosa in cambio. Quid pro quo,
come diceva un mio illustre collega appassionato di enologia".
"Mr. Sterns, non so se posso garantirle…".
"Un cuscino".
"Come?".
"Voglio semplicemente un morbido cuscino. Sa, questo tavolo che chiamano
letto è così duro ed anche una mente come la mia ha bisogno di riposare. Ed un
cuscino mi aiuterebbe".
Visione annuisce:"D' accordo, mi impegno a farle ottenere quanto da lei
richiesto. Ora però mi serve quell' informazione".
"Sa, qui le notizie del mondo esterno mi giungono col contagocce"
spiega il Capo "Eppure non ho potuto fare di notare con viva curiosità la
notevole estensione di poteri recentemente raggiunta dalla vostra Scarlet. Lei
può farlo, può ripristinare la psiche di Hulk: le dica che la soluzione si
trova nella mente. Nella mente tormentata di un uomo. Poi… toccherà a lei, io
non posso dirle altro".
"La ringrazio" dice Viz.
"Ah, e le porga le mie più vive felicitazioni per la sua prossima
gravidanza" conclude il Capo sorridendo.
Visione svanisce senza aggiungere altro.
E solo allora il Capo dice:"Ah, Phil, fratello mio… c'è la tua mano dietro
tutto questo, vero?".
Middleton.
Thunderbolt Ross spara: non c'era altra scelta, almeno è di questo che tenta
di convincersi. Phil Sterns, alias il Matto, non fa nemmeno in tempo a rimanere
sorpreso: la pallottola, seguendo una precisa traiettoria, perfora la spalla
sinistra di Betty Ross e si conficca vicino al collo del Matto. Il dolore
percorre l' intero corpo del criminale, che è costretto ad abbandonare la presa
sulla figlia di Ross. La mira di Thunderbolt, nonostante l' età, è ancora
fenomenale.
Poi guarda dritto in faccia il Generale:"Io… Non ci credo, ha fatto fuoco
contro sua…".
Thunderbolt spara altri due colpi: uno centra il Matto alla gamba destra, l'
altro alla spalla sinistra, proiettandolo all' indietro e mandando la sua testa
a sbattere contro un muro. Poi Ross si precipita a prendere sua figlia.
"Betty, mi dispiace. Mi dispiace". La riporta presso la sua capsula.
"Mi dispiace, Betty. Mi dispiace tanto". La adagia. "Mi
dispiace, mi dispiace. Chiamerò i migliori medici per curare la tua
ferita". La capsula viene chiusa. "Mi dispiace. Mi dispiace. Mi…
Betty".
Tutta questa angoscia, questo andare contro i suoi principi… per cosa? Non avrà
mai indietro sua figlia, ne ha solo preservato la bellezza. Una bellezza per
lei inutile allo stato attuale. Fino a questo giorno non aveva mai alzato un
dito contro sua figlia, era sempre stato ligio al dovere: in poche ore ha
disobbedito agli ordini diretti di un suo superiore e… ha sparato contro Betty.
Le ha sparato!
Alla fine, è il Matto che vince.
Palazzo dei Vendicatori.
"Wanda, c'è bisogno di te" irrompe Visione sotto forma di
ologramma.
"Viz? È per via di Hulk?" intuisce Scarlet.
"Esatto. Il Capo è convinto che coi tuoi poteri tu possa ripristinare la
sua psiche e far trionfare Banner una volta per tutte. Mi ha detto… che la
soluzione si trova nella mente. Nella mente tormentata di un uomo".
"Molto criptico, ma forse nel caso di Hulk si può capire. Ora vai, Viz,
quello che devo fare posso farlo benissimo da qui".
Il sintezoide svanisce senza replicare. Wanda Maximoff poi si adagia su un
divano: pochi secondi dopo un' aura cremisi compare attorno a lei.
New Mexico.
Lorna Dane si concentra intensamente e poco dopo delle tremende onde
magnetiche fanno tremare il terreno attorno al Maestro. Per la prima volta l'
essere sembra in seria difficoltà e, con Iron Man e Songbird che intensificano
i loro attacchi grazie ai raggi repulsori o agli urli sonici, pare che
finalmente la vittoria sia a portata di mano per i Vendicatori delle due coste.
Ma la speranza si rivela fugace. "Piantatela!" grida il Maestro. E
batte le sue enormi mani sul terreno: il risultato è un' onda d' urto che si
propaga per chilometri e che viene avvertita dai sismografi di mezzo mondo.
Polaris cade e perde i sensi, altrettanto è il destino del Cavaliere Nero. Iron
Man e Songbird non riescono a mantenersi stabilmente in volo e precipitano con
violenza al suolo.
"Ok" esclama in quel momento Wonder Man ripartendo all' attacco
"Prima mi hai colto di sorpresa, ma ora…".
Il Maestro, con una manata, si libera di lui spedendolo contro delle rocce.
"Ah, finalmente il silenzio" dice.
Nella mente di un uomo.
Bruce Banner arretra di fronte al Diavolo. Ma costui è veloce e lo afferra
con rapidità: la stretta è poderosa, per lo scienziato non c'è alcuna speranza.
Improvvisamente, però, un' aura cremisi compare come dal nulla e va a
circondare Bruce come se lo stesse abbracciando. Non c'è più il dolore per lui,
c'è anzi una sorta di… sollievo. Ma il Diavolo non ha alcuna intenzione di
mollare la sua preda e bombarda Bruce di immagini del suo passato.
Le continue botte da parte del padre, la morte di sua madre, l' esplosione
della bomba gamma, la prima trasformazione in Hulk, l' odio e la paura dei
Vendicatori, la perdita di Jarella, la distruzione di Middleton, l' aborto di
Betty, l' ostracismo da parte del Pantheon… la morte di Betty.
Scarlet avverte che la presa del Diavolo è ancora troppo forte, bisognerebbe
che qualcuno dall' esterno intervenisse. Ma i Vendicatori sono tutti fuori
gioco, chi può…?
New Mexico.
"Aargh!" grida il Maestro "Ti sento, Banner. Stai cercando di
riemergere, ma non ci riuscirai!".
L' essere è così preso dalla sua lotta interna che non si avvede di due persone
che stanno strisciando alle sue spalle.
"Coff, gliela facciamo vedere noi ora".
"Parli facile tu, Occhio di Falco. Quello rischia di ucciderci, senza
contare che probabilmente ho una costola rotta".
"Tu devi fare una sola cosa, Cap. Lanciagli contro il suo scudo".
"Ma sento un forte dolore, non so se…".
"Lancialo, l' importante è che si volti verso di me".
Jeff Mace esegue: la sua caratteristica arma vola precisa, fino a colpire il
Maestro dietro la testa prima che torni tra le sue forti braccia.
"Cosa…?" si volta l' essere.
"Ciao, ciao bello" dice Occhio di Falco puntando una freccia "Dì
cheese".
L' elettrofreccia centra il Maestro in piena fronte e subito una potente
scarica elettrica inizia a percorrere il suo corpo.
"Adoro l' odore dell' Hulk bruciato di mattina" afferma Clint Barton.
"Hulk spacca arciere!".
"Non so se questa frase sia ben augurante o meno".
Ma il Maestro non riesce a realizzare il suo sinistro intento in quanto in quel
momento Visione crolla dall' alto su di lui nel suo stato adamantino. L'
impatto mette finalmente al tappeto la mostruosa creatura, che inizia a
trasformarsi.
Nella mente di un uomo.
"Sì, queste cose mi sono capitate!" esclama Bruce Banner "Ma
ormai le ho accettate. Non riuscirai a piegarmi".
Ed improvvisamente l' immensa figura del Diavolo inizia a rimpicciolirsi sempre
più, mentre grida di angoscia emergono dalla sua bocca. Fino a quando diviene
piccolo come una formica. Una formica che Bruce Banner schiaccia senza indugio.
Ed è allora che Wanda Maximoff tira un sospiro di sollievo.
Un futuro imperfetto.
"Janis? Janis!".
"Eh? Cosa… cosa c'è?".
"Non so, dimmelo tu. Te ne stavi lì impalata, con lo sguardo perso nel
nulla".
"È come se… qualcosa fosse cambiato, lungo il fiume del tempo. Ed io
avessi avvertito questo cambiamento".
Il Processo del Secolo. Un paio d'ore dopo.
"Avvocato Walters, sto per leggere il verdetto" annuncia Robert
Chalmers "Il suo cliente è presente?".
"Le chiedo di aspettare solo pochi minuti, Vostro Onore" dice Jen
"Mi hanno detto che…".
"Eccomi qui" entra in quel momento Bruce Banner accompagnato da Visione
"Chiedo scusa per il ritardo, ma sono stato… impegnato altrove".
"Sì, posso immaginarlo" dice Chalmers "Prenda posto, prego.
Molto bene. In nome del popolo sovrano, questa corte ha ascoltato con
attenzione le testimonianze di tutte le persone convenute e preso atto dei
documenti e delle perizie presentate da entrambe le parti in causa. Fatti ed
affermazioni che hanno contribuito a formare il seguente giudizio".
Tutti bloccano il respiro, in attesa delle successive parole.
"Questa corte giudica l' imputato Bruce Banner… non perseguibile!".
"SI!" grida She-Hulk in quel momento abbracciando suo cugino "Te
l' avevo detto che ce l' avremmo fatta, te l' avevo detto che…".
"Avvocato Walters" la interrompe Robert Chalmers "Lei non sa
quanto sia stata vicina ad una severa punizione nel corso di questo processo:
veda di calmarsi, grazie".
"Chiedo scusa" china il capo Jen.
"Perché ho anche una esortazione da fare al Dr. Banner: ho visto che si è
impegnato molto per eliminare Hulk dalla sua vita e confido che continui su
questa strada. Di modo tale che tra sei mesi, quando verrà effettuata una prima
perizia sulle sue condizioni da un' apposita Commissione, possa ancora
risultare libero. Dunque, come vede, dipende tutto da lei, Dr. Banner".
"Apprezzo la sua decisione, Vostro Onore, e la condivido. A tal proposito
ho una proposta da avanzare".
"Sentiamo".
"Le prime volte che mi trasformai in Hulk costruii un rifugio presso una
caverna sotterranea in New Mexico, dove contenerlo e limitare la sua furia
distruttiva, un luogo a prova di fuga per tutte le sue incarnazioni. Se
possibile, vorrei passare lì questo periodo di prova, assistito da Leonard
Samson".
"Dottor Samson, è disposto ad assumersi questo impegno?" chiede
Chalmers.
"Anche subito, Vostro Onore" risponde Doc.
"E lei, avvocato Tower, è d' accordo con la proposta del Dr.
Banner?".
"Non ho nulla da obiettare".
"Molto bene. Allora dichiaro chiusa la seduta ed il processo. Che Dio
assista il popolo americano".
La Volta. Il giorno dopo.
"Ti è andata male, fratello" pensa il Capo "Lo so perché l'
hai fatto: volevi surclassarmi, riuscire laddove io avevo sempre fallito. Ma
non hai fatto i conti col mio incomparabile genio, che ha smantellato in pochi
minuti quanto tu avevi attentamente pianificato forse per mesi. Oh, come adoro
questi momenti".
Ne è certo, uscirà di qui molto presto. E poi adesso… ha anche un cuscino.
New Mexico. Ex Base Gamma.
"Hai un ospite, Blonsky" annuncia una guardia.
"So già chi è" dice Abominio "Vieni pure avanti, Banner".
E Bruce Banner entra in una immensa sala, una immensa prigione concepita per
una sola persona: Emil Blonsky, i suoi arti bloccati da manette al titanio
rinforzato infrangibili. Non che lui abbia voglia di evadere, peraltro.
"Perché non mi hai ucciso, Banner?" chiede Abominio "Lo
meritavo".
"No, Emil, non lo meritavi affatto. Perdere l' amore di una persona cara
non deve per forza significare la tua fine".
"E tu ne sei un esempio, eh? Non capisco come mai non mi odi, dopo tutto
quello che ti ho causato… Forse avrò il tempo di meditare su questo qui dentro,
un luogo per me fin troppo familiare. Ah, che fine ha fatto quel tizio che mi
aveva contattato?".
"È in ospedale a lottare per la vita: Ross l' ha conciato proprio per
bene. Qualora si riprendesse, lo aspetta subito una prigione federale. Senti,
ho una cosa per te: se non la vuoi, puoi rifiutare".
In quel momento cala uno schermo a pochi metri da Abominio e poco dopo rimanda
delle immagini della sua ex moglie Nadia: una affermata ballerina del Bolshoi
ripresa più volte in vari servizi televisivi.
"Samson dice che questo potrebbe rivelarsi per te o una tortura o un dolce
sollievo. Decidi tu".
Blonsky ci pensa solo qualche istante:"Sì, lasciami vedere queste
immagini. Per quanto durano?".
"Vanno in loop, si fermano solo se lo dici tu".
"Penso che non le bloccherò mai allora".
"Ti auguro buona fortuna, Blonsky. E spero che, il giorno in cui uscirai
da qui, tu sia un uomo diverso".
"Spero sia la stessa cosa anche per te".
Bruce esce dalla base, per incontrare Thaddeus Ross. I due si osservano senza
parlare per alcuni secondi.
"Ed ora cosa le succederà?" chiede infine lo scienziato.
"Cosa vuoi che accada?" ribatte il Generale "Ho disobbedito ad
un ordine diretto, ho agito di testa mia. Verrò processato per
insubordinazione, se ho fortuna verrò semplicemente degradato.
Diversamente…".
"Potremo mai superare definitivamente le nostre divergenze? A cosa ci ha
portato il nostro odio in questi anni?".
"Non so se questo mai accadrà. Io sono troppo vecchio e cocciuto".
"E Betty?".
"Se vorranno strapparmela, dovranno farlo con la forza. Se vuoi… puoi
venire a vederla, qualche volta".
"Forse… forse dovremmo lasciarcela alle spalle, per quanto questo sia
terribile e doloroso".
"Sì, forse".
New York. Due giorni dopo.
"Secondo te come sono andato, Bill?" chiede Blake Tower.
"È stato magnifico: il verdetto secondo me è stato in…".
"No, non è stato ingiusto. Affatto. Anzi, mi ha spinto a riflettere:
voglio dedicarmi nuovamente alla professione privata. E forse un buon punto di
partenza sarà questa lettera che ho ricevuto dal Dipartimento di Giustizia di
Washington".
"Curioso, l'ho ricevuta anch'io" esclama Bill Hao "Ma sul motivo
della chiamata sono stati molto criptici".
"Presto capiremo tutto. Sai, c'è voluto molto coraggio ad abbandonare il
tuo precedente, sicuro incarico. Per seguire me, un uomo decaduto".
"Lei non è affatto decaduto: e sono certo che ben presto lo
dimostrerà".
New Mexico. Una settimana dopo.
"Dunque ci siamo, Bruce" dice Leonard Samson.
"Sì, ecco la mia nuova dimora".
"Ricorda che se vuoi uscire non hai che da chiedermelo".
"Lo so, lo so. Però ci sono degli esperimenti che voglio portare a
termine: ci vorranno alcune settimane, a voler essere ottimisti".
"Come ti senti? Hulk…".
"Non voglio più sentire questa parola".
"Ti capisco".
Bruce Banner entra nella caverna, che si richiude al suo passaggio.
FINE
PROSSIMAMENTE
Faccia a faccia col Capo